L'ordine di Vienna: legittimità ed equilibrio
15.12.2013 22:30
Due furono i criteri-guida posti alla base della complessa opera di ridefinizione della carta geopolitica europea dai negoziatori di Vienna: il principio di "legittimità" e quello di "equilibrio".
Il primo mirava essenzialmente a ripristinare la legalità violata dalla rivoluzione e dalle successive imprese napoleoniche: si trattava, quindi, di riportare i sovrani "legittimi" sui rispettivi troni, restituendo loro tutti i diritti e le prerogative di cui erano stati spogliati.
Il secondo aveva come obiettivo il mantenimento degli equilibri politici raggiunti sul continente. Ciò spiega il trattamento non punitivo riservato alla Francia: un eccessivo indebolimento di quest'ultima avrebbe infatti avvantaggiato troppo la sua tradizionale antagonista continentale, ossia l'Austria.
Lo stato francese otteneva così il sostanziale riconoscimento delle frontiere del 1791, pur perdendo, a vantaggio dell'Inghilterra, possedimenti coloniali in Asia e in America Latina (Seychelles, Tobago, Santa Lucia).