L'infrastruttura della metropoli moderna
15.12.2013 22:51
Nel dibattito viennese sull'architettura Otto Wagner era il maggior rappresentante del moderno. Per lui la necessità funzionale era l'unica signora dell'arte e la sua opera da architetto esalta le strutture e i materiali da costruzione moderni. Esempio di questa tecnica moderna sono la Torre Eiffel, Les Halles e la Galleria d'Orsai. Accanto a tali modernità va ricordata anche un'altra forma di modernizzazione come l'introduzione dell'illuminazione elettrica, la fornitura di acqua, corrente, gas e la diffusione delle tramvie e della metropolitana. Nella gestione di queste cose quali compiti si assunse il comune e quali delegò all'impresa privata?
All'inizio erano state le aziende del gas di proprietà privata a fornire l'illuminazione delle città, che per gli abitanti fu un'esperienza sconvolgente. Inizialmente erano illuminati solo la stazione, alcune fabbriche, il municipio e un paio di strade; il resto della città rimaneva nell'oscurità. In seguito poi furono gli stessi centri urbani, insoddisfatti della fornitura da parte degli enti privati, a promuovere la comunalizzazione delle aziende del gas. Da questa situazione il comune, invece di agevolare i cittadini, ottenne buoni profitti, non abbassando minimamente le tariffe. Anche le centrali dell'acqua, la cui funzione era anch'essa esercitata dalle amministrazioni cittadine, apparivano economicamente interessanti, in quanto esse erano di primaria importanza per l'igiene cittadina, poiché bevendo acqua cattiva si trasmettevano malattie come il colera o altre malattie intestinali, quindi era preoccupazione dell'amministrazione garantire ai cittadini buona acqua potabile. In alcune città ottocentesche come Monaco, Berlino o Francoforte vennero realizzati anche sistemi di canalizzazione, che tuttavia risultavano inadeguati, poiché l'acqua che trasportavano non era sufficientemente depurata. Altrove la canalizzazione si impose molto più gradualmente e terminò solo alla fine degli anni 80.